Il modo in cui parliamo ai nostri figli diventa la loro voce interiore.


Uno degli aspetti fondamentali del rapporto genitori-figli è la capacità di fornire feedback costruttivi. Dare un feedback non significa solo esprimere un'opinione o un giudizio, ma trasmettere la presenza e l'attenzione nei loro confronti.

Quando diciamo a nostro figlio: "Rispetto a un mese fa sei di nuovo solare, mentre prima sembravi più cupo e rispondevi in modo esagerato", non stiamo semplicemente facendo un'osservazione. Stiamo comunicando che lo vediamo, che ci accorgiamo di lui e delle sue emozioni. Questo è fondamentale, perché significa che non è solo nel suo percorso di crescita: ci siamo, lo osserviamo, lo comprendiamo.

Essere presenti non vuol dire risolvere i problemi al posto loro. Significa far capire che le spalle sono coperte, che la famiglia è un punto di riferimento, ma che ognuno deve affrontare le proprie sfide. Un figlio che sa di poter contare sui genitori senza sentirsi soffocato sviluppa una sicurezza interiore che lo aiuterà ad affrontare le difficoltà con maggiore autonomia.

La distanza giusta

L'equilibrio tra vicinanza e distanza è essenziale. Un genitore deve saper avvicinarsi quando il figlio ha bisogno di supporto, ma anche allontanarsi quando il ragazzo dimostra di poter gestire le proprie risorse autonomamente. Questo spazio di autonomia è vitale per la crescita e per la costruzione di una personalità indipendente.

Uno degli obiettivi principali di un percorso educativo efficace è aiutare i figli a riconoscere le proprie risorse e a utilizzarle nelle scelte quotidiane. Se un genitore arriva al punto di comprendere che il proprio figlio ha strumenti e capacità per affrontare le situazioni, allora la missione educativa può considerarsi riuscita.

Esempi efficaci

Per rendere più concreto il concetto di feedback, ecco alcuni esempi pratici di come un genitore può comunicare in modo efficace con il proprio figlio:

1. Sullo stato d’animo

"Sai, ho notato che ultimamente sei più tranquillo. Un po’ di tempo fa sembravi più nervoso e rispondevi sempre di scatto, mentre ora sei più sereno. Mi fa piacere vederti così, se hai voglia di parlarne io ci sono."

Perché funziona?

  • Mostra che il genitore presta attenzione ai cambiamenti emotivi del figlio.
  • Non giudica, ma si limita a osservare e offrire spazio per il dialogo.

2. Sulla gestione delle responsabilità

"Mi sembra che ti stai organizzando meglio con la scuola e le tue cose. Prima eri sempre di corsa e sembravi stressato, adesso invece vedo che te la cavi molto meglio. Si vede che ci stai mettendo impegno!"

Perché funziona?

  • Riconosce i progressi del figlio, rafforzando la sua autostima.
  • Lo aiuta a sviluppare consapevolezza sulle proprie capacità.

3. Sulle relazioni

"Ti ho visto l’altro giorno con il tuo amico, hai gestito proprio bene quella situazione. Hai detto la tua senza arrabbiarti e siete riusciti a capirvi. È bello vedere che sai affrontare le cose in questo modo."

Perché funziona?

  • Rinforza un comportamento positivo, spingendo il figlio a ripeterlo in futuro.
  • Mostra che il genitore apprezza la sua maturità nel gestire i rapporti.

Il vero valore del feedback non sta solo nel comunicare un'opinione, ma nel rafforzare il senso di sicurezza, autonomia e consapevolezza di un figlio. Quando un ragazzo sa di essere visto e supportato nella giusta misura, può affrontare il mondo con maggiore fiducia e serenità.

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