👍🏻 Strategia efficace per non esplodere (troppo) 🩵


Newsletter n.14 - 15 Luglio 2025

Educazione Responsabile

MAGAZINE

ESTATE E SMARTWORKING:
istruzioni per non esplodere (troppo)

Stai lavorando. Sei concentrato, magari in una call o a scrivere un messaggio importante… arriva tuo figlio.
Non per farti impazzire, non per disobbedire, ma perché ha bisogno di te.

Il rischio? La tua reazione automatica: “Aspetta!”, “Adesso no!”, “Vai di là!”.
E quel piccolo momento diventa uno strappo.

Ma cosa succederebbe se cambiassimo approccio?
Se trasformassimo quell’interruzione in un’opportunità di connessione?


Il gesto che salva

Invece di zittirlo, sgridarlo o scacciarlo (tutte cose deleterie per la relazione), invitalo ad avvicinarsi.

Se sei al telefono, fagli cenno in silenzio e toccalo.

  • Se è piccolo, prendilo sulle ginocchia.
  • Se è più grande, cingigli la vita con un braccio o toccagli una spalla.
  • Se sei in piedi, basta anche prendergli dolcemente la mano e sorridergli con gli occhi.

Quel gesto, quel tocco, dichiara la tua presenza e la tua connessione.
Permette all’altro – anche piccolo – di aspettare sentendosi accolto, anche se non è ancora il suo momento.

Spesso viviamo l’interruzione del bambino come una distrazione “esterna”. Ma in realtà si tratta di un’interruzione emotiva: un bisogno di essere visti, di sentire che ci sei.

Quel gesto fisico non è solo una soluzione pratica: è una risposta relazionale che nutre la fiducia.

Quando rispondi con un tocco accogliente invece che con un rimprovero, stai concretamente educando al rispetto: non con i soliti pipponi bla bla, ma con l’esempio.

“Anche se non è il momento migliore per interrompermi,
ti accolgo e mi prendo cura di te.”

Così dimostri che, anche quando l’altro non è disponibile nei fatti, lo è nell’intenzione e che la relazione viene comunque prima di tutto.

Quel gesto è come dire: "Ti tengo qui.
Il tuo posto è prenotato, anche se non posso subito occuparmi di te."

È un segnaposto affettivo: tenero, efficace, potente.

Quando tocchi tuo figlio invece di allontanarlo, stai comunicando e nutrendo la relazione: d’amore.


Quando non puoi parlare, puoi comunque:

  • prendere una mano,
  • sorridere con gli occhi,
  • fare spazio con un gesto,
  • confermare la tua presenza.

Piccoli gesti. Grandi risultati.


E se la rabbia esplode comunque?

Però poi, all’improvviso, come un vaso che trabocca, la rabbia ti sorprende, ti travolge, e resta solo il peso del senso di colpa.

Ci sono giorni in cui basta una parola fuori posto per far saltare l’equilibrio di una famiglia intera.

La rabbia è un’emozione potente. E imparare a starci dentro, piuttosto che esploderla o soffocarla, cambia il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi e gli altri.
Comprendere la rabbia non significa eliminarla, ma imparare a riconoscerla, accoglierla e trasformarla. Quando viene ascoltata, poi, può diventare uno strumento di chiarezza, non solo di scontro.

Non sempre possiamo evitarla, ma possiamo scegliere come attraversarla, e cosa farne.


Da me a te, con responsabilità e pace

Quello che scrivo nasce da un’esperienza professionale e personale, ma non può tenere conto della storia, dei bisogni, del momento e del mondo di ciascuno. Le parole che condivido vogliono offrire spunti di riflessione, non verità assolute né modelli ideali da inseguire.

Anche per me, ogni giorno, è un allenamento imperfetto: inciampo, dico cose che non vorrei, reagisco invece di ascoltare. Nessuno di noi riesce sempre, ed è proprio lì che nasce la pratica viva della relazione e della comunicazione.

Se qualcosa di quello che leggi ti sembra distante o troppo, sappi che non è mai un invito alla perfezione, ma una possibilità: trovare, anche solo una piccola cosa, che risuona con te e con il passo che, oggi, puoi fare.

Con calma. Un piede dopo l’altro.
Non verso ciò che “dovresti” essere, ma verso chi sei davvero.

Alli Beltrame

Nota importante: rileggi questo testo ogni volta che non ti senti abbastanza.

Sono in arrivo i CERCHI RESPONSABILI
online e in presenza

Da sempre, nella storia umana, gli esseri umani si riuniscono in cerchio per parlare, ascoltare, decidere, guarire.
Il cerchio è da sempre uno spazio di parità.

In cerchio: ogni voce conta, si ascolta senza interrompere, si parla con intenzione e rispetto.

Ma a cosa servono, in pratica, questi cerchi? Ad allenarsi a comunicare meglio, con gli altri e, prima ancora, con se stessi.

Ecco cosa succede:

  • Impari a dire cosa senti in modo chiaro, rispettoso, consapevole.
  • Ti alleni ad ascoltare davvero, senza giudicare.
  • Coltivi il qui e ora, contenendo l’impulso a interrompere per suggerire o risolvere.
  • Ti rispecchi negli altri e ti chiarisci parlando.

E, più di tutto, ti senti in buona compagnia.

Per questo ho creato i Cerchi Responsabili: è come andare in palestra, invece dei muscoli si allenano Comunicazione Responsabile e Ascolto Attivo.

Perchè da 15 anni vi sento dire “La teoria l’ho capita, mi manca la pratica!”

Ci vedremo in autunno, sia online che in presenza in alcune città italiane, svizzere e… non solo ;)

Se desideri finalmente allenarti con me a comunicare meglio, compila il form e ti ricontatterò personalmente nelle prossime settimane, con tutti i dettagli e le date disponibili.

Ti aspetto 🙂

Alli

CERCHI RESPONSABILI – VUOI SAPERNE DI PIÙ?
Diretta online con Alli Beltrame

Lunedì 21 luglio alle 21.00 ti aspetto in diretta per raccontarti tutto sui Cerchi Responsabili: cosa sono, come funzionano, come partecipare (sia online che dal vivo), le prime date in calendario e le risposte a tutte le tue domande e curiosità.

Se ti interessa ricevere il link per seguire la diretta (o la registrazione, se non potrai esserci), compila il form qui sotto: è l’unico modo per restare aggiornato.

Nota importante: per rispetto verso chi non è interessato, questa sarà l’unica comunicazione in newsletter dedicata ai Cerchi Responsabili. Chi desidera approfondire riceverà le informazioni successive solo iscrivendosi alla lista d’attesa.

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Chi sono


Counselor specializzata in comunicazione e relazioni, diplomata allo IACP. Formatrice certificato del “Metodo di Comunicazione Efficace” di Thomas Gordon. Ideatrice del Metodo CRAB e autrice Oscar Mondadori. Top Podcaster su Spotify e TEDx Speaker. Fondatrice del progetto “Educazione Responsabile” e mamma di 3: Tomaso, Leonardo, Gregorio.


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